Biografia
Antonio Alberto Malendze (in arte Malè) nasce a Maputo (Mozambico) il 21 gennaio 1980.
Subito appassionato alla pittura diventa allievo prima di Musis e poi di Sibemi due artisti che usano la tecnica a olio, approfondendo da autodidattica la propria tecnica nell’uso dei colori, delle profondità e delle innovative texture che inserisce per dare nuova matericità ai propri dipinti.
Le ardue condizioni di vita lo portano a dipingere su tele di qualsiasi tipo: lenzuola usurate, panni, cerate di copertura e a reperire le colorazioni necessarie, ingegnandosi nel riciclo.
La tecnica principe è sempre l’olio su tela e inizia ad apporre la sua firma d’artista: Malè.
All’inizio del suo percorso privilegia tinte monocromatiche e le sue composizioni si sostanziano nella messa in scena di figure stilizzate disposte linearmente, mentre il tema preferito verte sulla raffigurazione dell’acqua.
Dal 2008 prende avvio una fase di più rilevante sperimentazione: si avvale della profondità, attraverso il gioco del chiaroscuro e di una più estesa gamma di colori.
Le figure si articolano in modalità e strutture differenti, mentre la famiglia, la musica e i valori comunitari si affermano come soggetti favoriti.
Nel 2009 è notato da Riccardo Del Barba, attuale presidente dell’ AfricanArtGate, attraverso cui inizia una collaborazione internazionale.
Nel 2010 Malè intraprende un iter artistico che lo conduce a dipingere tele di grandi dimensioni, dove dipana la narrazione di storie complesse, rappresentate in molteplici fasi, mentre continua sino ad oggi, incessante, la sua appassionata ricerca nella forma e nel colore.
Un viaggio nella magia dell’Africa è questo che donano i quadri di Antonio Alberto Malendze, giovane pittore Mozambicano , che ci proietta nei mercati marittimi, per poi danzare e suonare in feste popolari, entrando in villaggi seguendo sentieri di rossa sabbia, assistendo a matrimoni e separazioni, iniziazioni per diventare uomini, vivendo l’attesa dell’acqua come elemento universale di vita.